BIM: cosa sono e come migliorano lo sviluppo dei progetti

 

BIM: cosa sono e come migliorano lo sviluppo dei progetti

 

Il “BIM” (acronimo di Building Information Modeling) è un approccio progettuale basato su modelli digitali 3D che fornisce ad architetti, ingegneri ed appaltatori informazioni e strumenti per progettare, costruire e gestire in modo efficiente edifici e infrastrutture. Il vantaggio di un flusso di lavoro “BIM” è che tutte le operazioni sono svolte sulla stessa piattaforma di lavoro, senza perdita di dati dovuta allo scambio tramite interfacce esterne.

Come già avvenuto in altri paesi europei, l’Italia sta progressivamente introducendo il “BIM” per la gestione degli appalti pubblici (DM 560/2017). Vi è tuttavia grande richiesta di servizi “BIM” anche dal comparto delle opere private, per gli aspetti inerenti la progettazione architettonica ma anche impiantistica e strutturale.

Sviluppare un progetto con metodologia “BIM” non significa soltanto creare complessi modelli 3D, ma dotarli di tutta una serie di parametri (l’Information, ovvero la “I” di BIM) rappresentativi degli oggetti fisici in seguito utilizzati. È dunque importante garantire che gli oggetti digitali non siano solo ricchi di attributi geometrici, ma abbiano anche un contenuto informativo strutturato in schede digitali. Il DM 560/2017, in vigore dall’1/1/2019, stabilisce sei periodi temporali che regolano la progressiva adozione del “BIM” nelle opere pubbliche. In tal senso, il “BIM” è visto come un fattore di accrescimento qualitativo del comparto dei lavori pubblici e un veicolo di progressiva maturazione culturale.

A margine delle singole iniziative nazionali, l’Italia ha un ruolo di primo piano anche in ambito Europeo e partecipa ai tavoli di lavoro che stanno portando alla stesura della prima normativa comunitaria sul “BIM” cioè la norma ISO 19650. Infatti, sebbene abbia preso piede in Italia soltanto negli ultimi anni, il BIM è in uso nel mondo sin dai primi anni duemila ed è lo standard di lavoro di paesi, quali Danimarca, Finlandia e Inghilterra.

bim

Adottare la metodologia “BIM” consente a professionisti appartenenti alle diverse discipline una collaborazione efficace ed atta a sviluppare in maniera integrata progetti anche molto complessi. È fondamentale rimarcare che il “BIM” non sta influenzando soltanto la sfera della progettazione ma anche le attività a valle di quest’ultima (gestione dei cantieri e pianificazione della manutenzione durante la vita utile delle costruzioni). La possibilità di utilizzare i modelli informativi, che si configurano come “digital twins” delle strutture realizzate, per la manutenzione e l’ottimizzazione degli investimenti, ha dato un notevole slancio a questo nuovo approccio, favorendone l’introduzione nei settori della pianificazione strategica.

Per effetto della progressiva digitalizzazione della filiera delle costruzioni, è quindi fondamentale abbracciare gli strumenti del “BIM” e integrarlo all’interno dei flussi aziendali. Questo approccio innovativo costituisce infatti un’importante occasione di crescita professionale permettendo ad aziende e professionisti italiani di estendere il loro raggio di azione anche a livello internazionale.

Alla luce di ciò, Evocell&Mobius ha realizzato, attraverso Autodesk Revit, dei pacchetti scaricabili contenenti i modelli digitali dei propri prodotti che vengono resi disponibili gratuitamente mediante registrazione al sito.

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